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Tuesday, March 18, 2008

Fonti topografiche su Aelia Capitolina

 
La fondazione di Aelia (città romana) in luogo di Gerusalemme (città ebraica) segnò una svolta determinante nella storia della Città Santa.

Cronicon Paschale, a.119 d.C. (PG 92, 613-616)
Consolato II di Elio Adriano Augusto e Rusticio. Durante il loro consolato, siccome i giudei tumultuavano, venne Adriano in Gerusalemme e prese prigionieri i Giudei … Quindi demolendo il loro santuario che era in Gerusalemme, costruì due bagni pubblici, un teatro, un edificio a tre nicchie, un tetraninfeo, un dodecapilo, che prima era chiamato la “gradinata”, e una piazza quadrata. Inoltre divise la città sotto propri capi-quartieri a ciascuno dei quali era assegnato un quartiere, e ancora oggi ogni quartiere è chiamato con il nome di quel capo-quartiere. Finalmente impose alla città il suo nome, chiamandola Èlia, giacché egli si chiamava Elio Adriano.


Epifanio di Salamina, De mensuris et ponderibus 14 (PG 92, 613-616)
[L’imperatore Adriano (117-138 d.C.) durante il suo viaggio in Oriente] trovò Gerusalemme completmente rasa al suolo e il tempio di Dio calpestato, ad eccezione di alcune poche case e della chiesa di Dio che era piccola. È là dove i discepoli erano saliti nella sala superiore al loro ritorno dal monte degli Olivi, quando il Signore fu assunto in cielo. Infatti si trovava costruita in quella parte del Sion che era stata risparmiata dall distruione, cioè una parte delle case sparse qua e là sul Sion e sette sinagoghe che sole rimasero al Sion, come tuguri. Una di esse rimase fino al tempo del vescovo Massimo (333-348) e dell’imperatore Costantino (306-337), come una capanna nella vigna, come sta scritto.



Bibliografia:
D. Bahat, The Illustrated Atlas of Jerusalem, Jerusalem 1990.
F.-M. Abel, “Histoire monumentale de Jérusalem, de Titus à nos jours”, Jérusalem nouvelle, 875-902

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